Cosa c’entrano i Lodola, o de Chirico e la sua metafisica, con un sistema fotovoltaico di terza generazione? Cosa ci fa un’opera di Jacopo Cascella accanto al modello di un nuovo reattore nucleare?
Il tema della sostenibilità ispirato dalla mostra del Padiglione Italia ad Hannover nell’ambito del partenariato che vede Italia e Germania unite in questa manifestazione è forse uno fra i più difficili e complessi che il genere umano si sia trovato ad affrontare nel corso della sua storia.
Sostenibilità significa adottare un modello di sviluppo economico, industriale e sociale che non comprometta le risorse del pianeta né per quantità né per qualità, che sia capace di consegnare alle generazioni future opportunità uguali o migliori rispetto a quelle attuali.
Questo ci riporta immediatamente ai valori di un’epoca che ha visto stravolgere paradigmi consolidati per secoli, aprirsi nuove visioni, porre al centro la figura dell’Uomo, artefice e al tempo stesso responsabile del suo destino.
Un’epoca consegnata alla storia per opere meravigliose dell’arte e dell’ingegno, nate da una rara convergenza di pensiero strategico, creatività, curiosità scientifica, espressione artistica. E’ la forza del Rinascimento che oggi si ripropone, più attuale che mai, nell’affrontare alcuni problemi fondanti del nostro presente e del nostro futuro.
Parlare di mobilità significa centrare uno degli aspetti più difficili della sostenibilità. Muoversi ci permette di interagire, scambiare idee, progetti, merci. La libertà di movimento è il cuore dello sviluppo economico. Ma è un privilegio che oggi paghiamo ad un prezzo altissimo: il consumo energetico da fonti non rinnovabili, l’impatto ambientale, il tempo perso in spostamenti resi difficili dalle condizioni del traffico urbano, gli oneri sociali legati al tema della sicurezza, l’impiego delle materie prime sono tutte domande che ancora cercano una risposta complessiva, sistemica.
“The Art of Sustainability” vuole rappresentare il contributo del Paese Italia alla soluzione di questa tematica, affrontandola attraverso i suoi aspetti più significativi: la ricerca, l’energia, la produzione industriale e le innovazioni di sistema, i grandi sistemi di trasporto collettivo, la mobilità urbana.
Il Rinascimento della mobilità potrà scaturire solo dall’interazione armonica di ricerca e industria, di progetto strutturale, volontà e lungimiranza amministrativa, dalla creatività ispirata dalla forza dell’arte. Un’arte di cui il mistero della Metafisica di de Chirico, le favolose macchine di Cascella e la joie de vivre di Lodola rappresentano una simbolica presenza, a ispirare e sorvegliare l’opera di scienziati, ingegneri e uomini di governo.
Il Rinascimento della mobilità, finalmente, potrà nascere solo dal desiderio di regalare all’Uomo un profondo segno di progresso, un dono da lasciare alle generazioni che verranno.